Londra, metà anni Cinquanta. Una ragazza sola in una metropoli a fare i conti con la vita e soprattutto con se stessa, con l’orrore della guerra e del nazismo, ma con una voglia di sopravvivere davvero unica. Abbandonata in un locale dell’accademia universitaria, dove per la sua tenacia è riuscita ammessa, Lorenza ruba l’attrezzatura per girare un film. Comincia così il movimento del Free Cinema inglese, una delle «onde nuove» più trascinanti della cultura europea in generale e che ha segnato, con le sue storie di periferie malinconiche e giovani qualunque, il cinema contemporaneo.