Torna in libreria, dopo la storica edizione Mondadori del 1979, un classico imperdibile della teologia e della filosofia contemporanee, bestseller e insieme longseller a livello mondiale.Nella nuova prefazione Hans Küng afferma che oggi «sia i rappresentanti di Dio in terra sia i loro oppositori hanno perso credibilità». La crisi della Chiesa e delle ideologie però non ha fatto cadere l’attenzione per la domanda sull’assoluto, semmai l’ha resa più intensa: Dio esiste? E se sì, chi è? Dov’è?Come lo possiamo conoscere? Küng ha la sua risposta ovviamente, ma questo saggio vibrante si sviluppa soprattutto attorno all’inquietudine, alla curiosità, al dubbio, come appare già dall’impressionante abbondanza di punti interrogativi, così insolita per un libro di teologia.In queste celebri pagine si snoda un lungo viaggio alla ricerca del fondamento della fede.Si impara a conoscere che cosa pensavano di Dio i protagonisti del pensiero moderno, Descartese Pascal, Spinoza e Kant, Hegel e Schopenhauer, Feuerbach e Marx, Nietzsche e Heidegger e molti altri. Il confronto si allarga agli esploratori della psiche come Freud, Jung, Adler, e a uomini di scienza come Darwin, Einstein, Heisenberg. L’obiettivo di Küng però non è riducibile a una disputa tra dotti:con lo stile fresco e coinvolgente che ha fatto di questo libro un successo mondiale, egli scandaglia nel passato per illuminare il presente e far emergere tutta l’urgenza delle eterne domande dell’uomo. Dio esiste? La risposta di Küng è sì, Dio esiste,e anche gli uomini del xxi secolo possono credervi in modo razionale. Dal capolavoro del teologo dissidente, icona di una Chiesa non clericale e capace di profezia, emerge una fede in grado di fare i conti con i dubbi della filosofia e i risultati della scienza,e per questo amica della ricerca razionale e generatrice di libertà.