In ogni caso si tratta di regine, perché tali sono le donne delle carte cui è dedicato questo libro.
Regine di uno o più giorni sui campi di gara, protagoniste di millimetrici appuntamenti con un'asticella, un filo di lana, un attrezzo da lanciare nell'aria.
Sovrane nei giorni della gloria silenziosa e dimessa del quotidiano, dove ciò che accadde e fu registrato da foto, giornali, servizi televisivi permane come segno di un privilegio, di un interrogativo, di una rivelazione.
Vite di donne che Roberto Corsi ascolta e trascrive con rispetto e stupore crescenti, proseguendo un itinerario che lo ha portato a far rinascere, nella memoria dei suoi lettori, volti e vittorie e sconfitte che la vita ha progressivamente trasfigurato e svelato nel loro senso più vero.
Una lettura appassionante per chi non ha ancora perso la capacità di meravigliarsi di quell'avventura agonistica straordinaria che è l'uomo – e la donna, ovviamente – alle prese col proprio destino.
«Da buon fiorentino a Roberto le battutine non mancano di certo [...] ma ciò che emerge con una prepotenza dirompente è l’enorme rispetto che lui prova per ognuna delle sue ventisei prescelte» (dalla Prefazione di Mabel Bocchi)
« Protagoniste di questo terzo atto grandi donne di sport, limpidi esempi del femminil-pensiero più deciso e fedele ai propri obiettivi»
(dalla Postfazione di Claudia Giordani)