Le gioie della vita sulla terraferma annoiano in fretta chi ama navigare, perciò il comandante Jack Aubrey e l’amico medico Stephen Maturin, seppur sposato da poco con la bella Diana Villiers, sono ansiosi di riprendere la via del mare. Ma stavolta rimpiangeranno entrambi di aver lasciato troppo presto le loro famiglie: mai una navigazione dall’Inghilterra al Mediterraneo, su una vecchia nave di linea, la Worcester, sarà tanto monotona e priva di occasioni propizie per attacchi alle navi nemiche, francesi o americane; ma, soprattutto, mai la partecipazione a un’azione di guerra sarà tanto snervante: il blocco navale del porto di Tolone, roccaforte della flotta napoleonica, dura ormai da molti mesi e l’ammiraglio Thornton, afflitto dagli acciacchi dell’età e dall’inattività, dispera ormai che si possa attaccare battaglia. Come se tutto ciò non bastasse, il vice ammiraglio è nientemeno che Harte, l’acerrimo nemico di Jack Aubrey. Così, mentre i marinai cominciano ad allestire una rappresentazione dell’Amleto e gli ufficiali trascorrono le lunghe ore di calma piatta sfidandosi in gare di poesia, Aubrey e Maturin si dedicano al loro passatempo preferito, la musica. Sarà perciò con estremo entusiasmo che, dopo sterili accadimenti, Aubrey eseguirà l’ordine di trasferirsi sulla piccola e familiare fregata Surprise con l’obiettivo di scacciare i francesi da una località costiera sullo Ionio. Tre dei bellicosi bey turchi della regione offriranno agli inglesi il loro aiuto: di quale fìdarsi? Aubrey avrà bisogno di tutta la sua sagacia e in particolare della sua proverbiale fortuna per affrontare un epico duello nel mar Ionio...
In questa nuova avventura, ancor più che nelle precedenti di Aubrey e Maturin, si dispiega l’abilità di Patrick O’Brian nel tratteggiare con raffinata maestria anche i momenti meno conosciuti ma non per questo meno veri della vita sui brigantini inglesi nei primi decenni dell’Ottocento; e il risultato è un eccellente romanzo che appassiona anche chi legge O’Brian per la prima volta.