Non c’è sinistra senza cambiamento. Se appare conservatrice, la sinistra smette di assolvere il suo compito storico che è sempre stato quello di trasformare, innovare. Non si è sinistra se non si disegna, specie in un momento così drammatico, un’idea di società nuova, capace di riaccendere entusiasmi. Walter Veltroni muove dal profondo disagio del Paese e indica tre parole chiave per dare senso a un progetto riformista: responsabilità, comunità, opportunità. Analizza la crisi della democrazia italiana e apre un dibattito sulla ridefinizione del rapporto tra società e politica. Contro l’egoismo sociale dominante, formula la proposta, mai così esplicita, di un patto tra produttori, lavoratori e imprenditori, un patto per una “crescita felice” fondata sulla qualità e su nuove forme di partecipazione dal basso. E affrontando i problemi che hanno contribuito a indebolire l’idea di un riformismo aperto e inclusivo, lancia un appello affinché la sinistra torni a essere la forza del cambiamento e ritrovi il coraggio indispensabile per restituire fiducia e speranza al Paese.