Condannato a morte dagli invasori Kurgan, tradito dalla sua gente e dalla sua donna, TahMath, il grande cacciatore, lascia le pendici settentrionali del Caucaso per dirigersi verso la torrida pianura di Sumer. Un esilio doloroso che però servirà ad affinare la sua già straordinaria sensibilità verso il mondo della natura, al punto che la sua figura si ammanterà presto di leggenda. Divenuto un mito e poi una difesa per gli umili e tiranneggiati agricoltori dell’Eufrate, attirerà su di sé il sospetto del potere costituito.
Oltre l’epopea leggendaria di Gilgamesh, una moderna narrazione dell’amicizia, dell’amore, del tradimento e della morte