Cento anni della Società di Educazione Fisica Stamura. La SEF Stamura fa parte della storia di Ancona. Per molti versi ha contribuito allo sviluppo della città e della sua cultura civica e ne ha accompagnato le alterne vicende nel corso del secolo appena trascorso. Sembra dunque ovvio che la prima lettura di una simile vicenda abbia carattere storico, di ricostruzione dell'evolversi di una realtà complessa come una società sportiva, fatta di nomi, date, eventi, organizzazione, immagini. Sullo sfondo di una vicenda oramai centenaria si situa Ancona e la sua gente, tra cambiamenti e momenti di “stanca”, tra vuoti creati da un destino un po' ostile (le catastrofi naturali ed umane che hanno cancellato pezzi interi di città e di vita cittadina) e lunghi periodi di ricostruzione e di nuove partenze. C'è anche una seconda lettura, volta a interpretare le vicende della Stamura come una fitta rete di relazioni tra la Società e la città. La Stamura e i suoi protagonisti hanno, dunque, contribuito a fare Ancona, a renderne significativialcuni luoghi, a creare personaggi, a farla conoscere anche al di fuori della regione. Tempi e costumi cambiano. La città non è più quella di un tempo e anche la Polisportiva Stamura è assai diversa da quella che vide la luce giusto cento anni or sono. Ed è per questo che gli Stamurini, nel centenario della loro Società, vogliono non solo ricordare, ma anche indicare a se stessi e alla città di Ancona la direzione da prendere per il futuro. Un patto da rinnovare, quello tra le due compagne di vita - Ancona e Stamura - che si fondi sulla forza del passato ma sia in grado di guardare alle nuove sfide lanciate dalla contemporaneità. La Stamura del futuro riafferma oggi il suo ruolo storico e i valori che l'hanno ispirata, riflettendo su quelle che, nelle parole del suo primo Presidente, Raffaello Della Pergola, erano le condizioni prime, necessarie alla buona riuscita dell'avventura stamurina: “Concordia, fede e buon volere”. Il programma del nuovo secolo stamurino comincia proprio da qui.