Romanzo, genere: fantascienza.
Anno 2198. L’Umanità è proiettata nello spazio, alla ricerca di nuove risorse e di pianeti da colonizzare; sul Pianeta Madre, tuttavia, un enorme problema attende ancora una soluzione: la progressiva ed inesorabile desertificazione della Regione Sahariana, processo la cui estensione ha raggiunto e superato ogni limite di allarme. I Presidenti delle cinque grandi Confederazioni terrestri decidono di approvare un piano di vera e propria ‘terraformazione’ dell’immenso deserto; ed oltre a questo, un piano di intervento sanitario per aiutare gli originari abitanti della Regione a guarire dalla misteriosa malattia che li sta progressivamente portando ad estinguersi.
Per questi scopi, viene lanciato un vero e proprio bando per la colonizzazione della Regione Sahariana, una sorta di nuova “corsa all’oro”: ciascuno potrà rivendicare per sé l’area che sarà in grado di terraformare e rendere fertile. Al tempo stesso, ogni colono sarà impegnato a vaccinare i Sahariani con i quali verrà a contatto.
Anno 2207: dopo nove anni, il grande progetto è ancora agli inizi. All’Estrema Difesa, corpo militare di interposizione armata, è stato affidato il compito di sorvegliare la sicurezza ed il lavoro dei Colonizzatori; un lavoro di routine, dati i nobili obiettivi della colonizzazione. Per questo, una missione di soccorso ad alcuni coloni in difficoltà non dovrebbe comportare rischi particolari; ma quella che viene affidata a Jack Zamachowski, giovane Capitano dell’Estrema Difesa ma già veterano delle missioni spaziali, viene sin troppo presentata come una missione ‘semplice’.
L’esperienza nello spazio profondo ha già insegnato al Capitano che nulla è mai ciò che sembra; ma l’attraversamento del deserto lo porterà addirittura a mettere in dubbio i valori nei quali crede e per i quali si è arruolato, nonché alla scoperta di una verità insospettata.
Anche un pugno di sabbia, è una buona ragione per uccidere.