Il libro richiama l'attenzione su un aspetto spesso dimenticato della fede cristiana, cioè la relazione di Dio con tutte le cose. Di tale vincolo si parla nel Credo, fin dal suo inizio e per ben due volte, non solo in riferimento al Padre Creatore, ma anche al Figlio. Senza le cose la vita feriale e festiva dell'uomo non sarebbe nemmeno immaginabile e senza il patto (e l'im-patto) tra mano e cose non si darebbe nessuna presa, ri-presa, ap-prendimento, com-prensione, im-presa. In breve: non si darebbe l'uomo e il suo agire. Se risulta impossibile agire senza cose, parafrasando la tagliente espressione dell'apostolo Giacomo si potrebbe affermare che «la fede senza le cose è morta».