Figlio mio, lo definirei un romanzo quasi autobiografico, strutturato con forma argomentativa sorretta da svariati discorsi fatti un figlio appena nato, bambino che poi effettivamente non esiste.
Gli argomenti trattati sono ovviamente correlati da aneddoti personali, e svariano dal rapporto con i genitori alla prevalenza dell'innovazione tecnologica, che sfavorisce i rapporti interpersonali.
Parlo anche di amore, del mio amore e della mia storia complicata, di come a seguito di una esasperazione della crisi del nostro paese, mi sia ritrovato a scrivere un libro per cercare successo inseguendo le mie passioni.
E la voglia di migliorarsi sempre e di credere in quello che si fa, è accompagnata da uno splendido accostamento a colui che riuscì a cambiare il mondo con i prodotti APPLE.
Le mie origini siciliane mi porteranno a parlare anche della Sicilia e delle sue contraddizioni, vengono trattati anche i termini legati alle delusioni di amore, la libertà di culto, e l'educazione che penso debba essere basilare nella crescita dei bambini.
Terminerò raccontando il finale pirotecnico e inaspettato della mia storia d'amore, cambiando il soggetto a cui è diretto il libro, passando dal bambino al lettore finale dell'opera.