«[...] tu Galileo suddetto per le cose dedotte in processo, e da te confessate come sopra ti sei reso a questo S. Offizio vehementemente sospetto dheresia, cioè dhaver tenuto, e creduto dottrina falsa e contraria alle sacre e divine scritture, che il sole sia centro della terra, e che non si muova da oriente ad occidente, e che la terra si muova, e non sia centro del Mondo, e che si possa tenere, e defendere per probabile unopinione dopo esser stata dichiarata, e diffinita per contraria alla sacra Scrittura, e conseguentemente sei incorso in tutte le censure, e pene da sacri Canoni et altre Costituzioni generali, e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate [...]. Ti condanniamo al carcere formale in questo S. Officio per tempo ed arbitrio nostro.»La condanna contro Galileo, seguita dallabiura, fu pronunziata il 22 giugno 1633. Urbano VIII, il papa che era allorigine della decisione, aveva considerato la dottrina copernicana soltanto temeraria: la punizione eccessiva, feroce e per alcuni aspetti incomprensibile, fu motivata da considerazioni che ancora oggi la Chiesa rifiuta di chiarire.