Attraverso le vicende d'amore e di guerra del protagonista, riviviamo la storia della Genova del Trecento e del primo Quattrocento. Conosciamo la vita quotidiana di un genovese che acquistava la carne al Molo o ai macelli di Soziglia, mentre il pesce veniva comperato a Caricamento presso la "clapa piscium" o "ciappa" in dialetto, un lastrone di pietra che veniva usato anche per bastonare i condannati per reati comuni.
Rivediamo i palazzi di Genova, le sue chiese, i vicoli stretti e maleodoranti percorsi giornalmente da asini, buoi, cavalli ma non da carretti, allora vietati in città. Senza dimenticare i dogi di allora, compreso Simone Boccanegra che nel 1339 viene eletto a vita, mentre nel 1340 nasce la "compagnia del caravano", la prima corporazione dei camalli. Ecco la storia della Lanterna e del Banco di San Giorgio ed alcuni avvenimenti riguardanti le colonie genovesi della Sardegna, Corsica e del Mar Nero.
Emergono le tante battaglie tra Genova e Venezia, nonché le lotte intestine tra le varie classi sociali, con alcune famiglie che non esitarono a vendersi allo straniero pur di emergere sulle rivali.
E l’incubo della terribile peste nera del 1347, portata in Italia dai marinai genovesi provenienti da Caffa, sul Mar Nero.