Dietro a parte della raccolta di dipinti attualmente conservata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova si cela il cardinal Giovan Battista Spinola, detto San Cesareo (1646-1719). Questo lavoro ne indaga la personalità, il ruolo politico svolto quale camerlengo di Clemente XI Albani, l'attività di tutela di cui fu rigido promotore, ma anche i rapporti con gli artisti - in particolare con il conterraneo Gaulli - e con gli intellettuali legati all'Arcadia che ospitava nella sua residenza. Attraverso un'ampia ricognizione documentaria e archivistica, se ne mette il luce l'importante collezione di quadri, alcuni identificati nelle raccolte pubbliche e private di tutto il mondo e qui pubblicati per la prima volta: si tratta di opere di Reni, Cignani, Franceschini e naturalmente di Baciccio, ma anche di artisti meno noti quali Cavedone, Odazzi, Scilla, Vanni.