Perché una biografia di Giovanni Pascoli? La risposta è semplice: perché pur essendo uno dei poeti certamente più conosciuti e citati, la storia della sua vita è assai poco nota. Sì, certo, si sa che il padre venne misteriosamente assassinato, si ricordano magari i versi de La cavalla storna che dedicò a questo tragico evento, ma, poi, delle tormentate vicende umane di uno dei maggiori poeti della storia della nostra letteratura tra fine Ottocento e inizio Novecento la gente conosce poco o nulla. Né esistono altre opere biografiche dopo la pubblicazione, all'inizio degli anni Sessanta del secolo scorso delle scarne memorie lasciate dalla sorella Mariù e integrate da lettere e altri scritti del poeta. Mai, comunque, un autore aveva affrontato l'impresa ardua di costruire tutto il racconto della vita di Pascoli. Un'opera grandiosa, l'opera di un'intera esistenza di studioso, e abile divulgatore, è questa portata a termine da Gian Luigi Ruggio. E non poteva essere che lui l'autore della prima vera biografia del poeta finora pubblicata. Sì, perché Ruggio è da venticinque anni il Conservatore di Casa Pascoli, a Castelvecchio di Barga (oggi Castelvecchio Pascoli) in provincia di Lucca. Da un quarto di secolo, è "l'angelo custode" dei centosessantunmila scritti autografi del poeta conservati in quella che fu la sua casa e, sempre da un quarto di secolo, manoscritto dopo manoscritto, segue il filo dell'esistenza di uno scrittore dalla personalità complessa.