Accade di rado che qualcuno sappia entrare nel mondo di un artista, respirarne l’atmosfera, coglierne riferimenti e collegamenti che si diramano nel tempo, e trasmettere quel nocciolo misterioso che trasforma le opere in capolavori che parlano dell’anima del mondo. In questo suo nuovo libro Michele Proclamato vi riesce perfettamente, permettendoci di penetrare nell’universo di uno dei pittori più misteriosi e originali della storia, conosciuto da tutti per i volti alchimisticamente scomposti e ricomposti con frazioni costituite da frutti, fiori e animali.
L’autore procede con il metodo consolidato nel corso di decennali ricerche: un accumulo di indizi minuti connessi e illuminati da intuizioni profonde che vengono da quella che gli egizi chiamavano l’«intelligenza del Cuore».
Gli esiti sono sorprendenti: l’appartenenza di Arcimboldo alla Radix Davidis è documentata e spiegata con rigore e coerenza, così come il suo rapporto con quella Tradizione unica primordiale che riemergeva prepotente durante gli anni della sua vita.
Se i lettori si lasceranno guidare, capiranno a fondo il senso delle opere dell’artista e la ragione per la quale la loro vibrazione si mantiene inalterata da cinquecento anni.