Il volume affronta in chiave problematica il delicato tema del ruolo e dell’importanza della giustizia sovrannazionale nella repressione dei crimini cd. “universali”.
Nell’analizzare la struttura e il funzionamento degli organi di giustizia internazionale, con particolare riguardo alla giurisdizione complementare della Corte Penale Internazionale e ai principi processuali enucleati nello Statuto di Roma, il testo propone una lettura critica del ricorso a sistemi repressivi su scala sovrannazionale, ostacolati dall’eterogeneità degli ordinamenti giuridici coinvolti e dalle difficoltà applicative inevitabilmente connesse all’intersecarsi della giurisdizione statuale e transnazionale.
È evidente infatti che la particolare efferatezza e la peculiare potenzialità diffusiva dei crimini internazionali non può comunque giustificare la rinuncia a principi fondamentali del processo, né condurre alla creazione di un sistema di regole uniformi, tali da consentire l’efficace sostituzione dei giudici nazionali o il complementare affiancamento di organismi di giustizia privi di reale fondamento ontologico e principi comuni di riferimento.
Giovanni Neri si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli studi Roma Tre, per la quale è stato titolare di contratti di supporto alla didattica e di collaborazione scientifico didattica con la qualifica di “Professore a contratto”. Ha conseguito il Master of Laws (LL.M.) ed il Ph.D in “Criminology, International Criminal Law and Criminal Justice” presso la Miami International University, per la quale ha ricoperto il ruolo di “Associate Professor” nelle stesse discipline. Ha conseguito inoltre il Mater of Science (M.Sc.) in International Business Law presso l’America University of Business Studies e, dall’anno 2010, nella Miami International University, è stato nominato “Full Professor of Criminology, International Criminal Law and Criminal Justice”. Giovanni Neri vive a Roma e svolge la professione di avvocato presso lo Studio legale associato Neri.