Ettore è un paleontologo e uno scacchista, tra i primi del mondo.
Andromaca una donna che ha intrapreso a grandi passi la strada del fallimento.
Si intravedono da giovani con il futuro davanti. Si incontrano di nuovo nel momento in cui uno sta arrivando in vetta, l’altra sfiora il baratro.
Si amano per rinascere ma, nella partita a scacchi della vita, attraverso diverse fasi di difesa e attacco, con l’interposizione di figure ingombranti e fastidiose, comprendono che ogni nascita prevede una morte.
Il substrato è la condizione attuale della donna, affermata e in carriera o emarginata perché disoccupata, pronta ad affrontare le violenze, fisiche e psicologiche, che il destino (o le donne stesse) riserva loro.
Il contorno, fosco e morboso, esprime con chiarezza il bisogno di cancellazione di limiti indotto dalla banalità della quotidianità; il sesso, brutale e crudo, e la violenza vincono su qualsiasi tipo di amore.
Il riscatto non c’è, se non cambiando le regole.