Le crisi non si verificano, come in epoche storiche precedenti, a causa di carestie o di scarsità, ma paradossalmente proprio perché si sono accumulate troppe forze produttive e troppa ricchezza.
La profondità e la durata di questa crisi e il livello globale cui è giunta l’accumulazione pongono con forza la questione dei limiti storici del capitalismo e della sua trasformazione
I risultati economici e sociali dell’Italia sono da vent’anni tra i peggiori dei Paesi
avanzati. Bassa crescita del Pil, alta di-
soccupazione, alto debito pubblico, bassi investimenti, contrazione della base industriale. Il senso comune attribuisce tale situazione esclusivamente alle inefficienze e agli sprechi della politica, e alla mancata realizzazione di adeguate riforme liberiste. Eppure, si dimentica che quanto accade è, prima di tutto, influenzato da tre fenomeni di importanza epocale. Il primo è la realizzazione del mercato mondiale che ha trasformato le imprese, delocalizzato gli investimenti e decretato la fine delle tradizionali politiche pubbliche degli Stati-nazione. Il secondo è la “crisi secolare” che rimette in discussione la capacità del capitalismo di garantire lo sviluppo economico e la soddisfazione dei bisogni collettivi. Il terzo è l’integrazione valutaria europea che, rigidamente allineata alle logiche neoliberiste, ha peggiorato l’impatto della crisi. Se se ne vuole uscire, bisogna prima di tutto andare al di là dei luoghi comuni e capire i meccanismi della globalizzazione e dell’integrazione europea. Domenico Moro ce li spiega in questo volume dettagliato e completo, impreziosito da grafici e tabelle esplicative.
Domenico Moro, nato a Roma nel 1964, è ricercatore presso l’Istat, dove si occupa di indagini economiche strutturali sulle imprese. Ha lavorato nel settore commerciale di uno dei maggiori gruppi multinazionali mondiali ed è stato consulente della Commissione Difesa della Camera dei deputati. Ha scritto diversi volumi che trattano di politica ed economia, tradotti e pubblicati all’estero, e collabora con quotidiani e riviste italiani ed europei. Per Imprimatur è uscito Il gruppo Bilderberg (2014).