«Umanisti classici, scienziati e nativi digitali, insieme, non formano tre culture, ma una sola».Corriere della SeraMa è proprio necessario imparare il latino? La verità è che chi sa il latino ha una marcia in più e chi sa tradurre Cicerone può fare qualsiasi cosa nella vita. Ma se anche non volete impararlo per scelta, è molto probabile che per qualche motivo ci siate costretti: e se vi trovate nei guai, questo libro vi può aiutare a mettere ordine nel guazzabuglio di regole, eccezioni, declinazioni, coniugazioni, proposizioni che affollano la mente e rovinano il sonno di chi prova a studiarlo. Niente a che vedere con un manuale scolastico, piuttosto una guida, amichevole ma rigorosa, che utilizza un metodo innovativo – mai visto niente di simile, da Giulio Cesare ai giorni nostri! – in grado di mettervi in condizione di masticare decentemente il latino che si impara a scuola senza troppe difficoltà e magari divertendosi anche un po’. E senza bisogno di professori. Sette lezioni, moltissimi test facili e meno facili (tutti con la loro soluzione, naturalmente) per capire se avete capito ogni singolo argomento e, in fondo a ogni lezione, il Supertest finale, che prevede una prova terribile: un testo in latino da capire per bene, perché poi vi verrà chiesto di rispondere a parecchie domande su quel che avete letto. Per aiutarvi, una serie di vignette illustrano il testo come uno storyboard. Il latino non è ancora morto, insomma. Cercate di non ammazzarlo voi.