Pochi scrittori sono riusciti a condizionare il cinema come Stephen King: dagli anni ’70 a oggi, quasi tutti i suoi romanzi sono stati portati sul grande schermo o in televisione, sintomo della straordinaria capacità dell’autore americano di raccontare storie fatte apposta per trasformarsi in immagini. Registi come Brian De Palma, Stanley Kubrick, Rob Reiner e Frank Darabont, solo per citarne alcuni, si sono cimentati nella trasposizione di un libro di King, ottenendo in alcuni casi un successo strepitoso, in altri dando una svolta alla propria carriera. Il primo, nel 1976, fu De Palma che con "Carrie – Lo sguardo di Satana", suo secondo lungometraggio, ottenne il passaporto per la gloria, seguito a breve giro di posta da Tobe Hooper che portò in tv "Le notti di Salem" (1978) e soprattutto da Kubrick e il suo "Shining" (1980), causa di decennali polemiche tra il regista e King, il quale si è sempre dichiarato contrariato della rilettura cinematografica del suo romanzo. Partendo da queste basi, ma andando ben oltre, il libro ripercorre le tappe fondamentali che hanno fatto dell’autore americano uno dei più “sfruttati” al cinema, ma che lo hanno visto anche direttamente coinvolto (sua la regia di "Brivido" così come molte delle sceneggiature di altri film). Corredato dalla Prefazione di Stefano Pastor ("Il giocattolaio" e "Figli che odiano le madri", Fazi Editore), dalla filmografia completa e impreziosito dalle interviste al regista Mick Garris ("L’ombra dello scorpione", "Shining" per la tv, "Riding the Bullet" e altri) e alla protagonista di "Cujo" Dee Wallace, questo volume racconta la genesi di tutte le pellicole (o serie tv) tratte da opere di King e le analizza dal punto di vista critico. Da "Carrie" a "Shining", passando per "It" e "Misery non deve morire", fino alla recente serie "Under the Dome", il libro si candida a diventare una vera e propria bibbia per gli appassionati che potranno trovare aneddoti, curiosità e analisi critiche delle pellicole kinghiane, vivisezionate in ogni loro piccolo particolare.
DALLA PREFAZIONE: [...] A differenza di altri autori, come il defunto Michael Crichton, i libri di Stephen King non sono scritti per essere portati sullo schermo. In primo luogo per i troppi flussi di coscienza dei personaggi, ma anche per la presenza di scene troppo elaborate e fantasiose, difficili da ricreare se non con un costo eccessivo (soprattutto in tempi in cui la computer grafica muoveva ancora i primi passi). [...]
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Zombie al cinema
Zombie in TV
Universal Monsters - L'epopea dei mostri in bianco e nero
L'AUTORE: Marcello Gagliani Caputo vive a Roma ed è scrittore, saggista e critico cinematografico e letterario. Nel 2007 ha pubblicato, con Andrea Salacone e Sergio Gualandi, "Bad Boys - La Figura del cattivo nell’immaginario cinematografico" (Morpheo Edizioni) e ha partecipato al libro "Christopher Lee - Il Principe delle Tenebre", Profondo Rosso Edizioni. Ha collaborato, per Edizioni Il Foglio, al volume "Il Cinema di Michael Winner" e ha pubblicato "The Fincher Network" (Bietti Edizioni). Nel 2013 ha partecipato al saggio "The Walking Dead - L'evoluzione degli zombie in tv, nel fumetto e nel videogioco" edito da Universitalia, mentre nel 2014 ha pubblicato l'ebook "Zombie al cinema" per Fazi Editore. È anche autore di "Universal Monsters - L'epopea dei mostri in bianco e nero" e di "Guida al cinema di Bud Spencer e Terence Hill". Alla Juventus ha dedicato la collana "Almanacco Juventino - Tutte le partite ufficiali della Juventus dal 1930 al 2014" e "Da Platini a Pogba - La Juventus dei campioni francesi".