In collaborazione con l’ISIA di Urbino (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) e con il Patrocinio del MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca)
L’arte intesa nella sua accezione più ampia di attività di produzione estetica ha favorito il successo internazionaledemade in Italy.
Non è certo un caso che in tutti i settori merceologici trainanti dell’economia italiana (moda, arredamento, design, etc.) il contenuto estetico rappresenti il principale fattore di competitività e di successo. La formazione in questi settori, sia in quelli più tradizionali delle arti figurative e dello spettacolo (pittura, scultura, scenografia, musica, danza, arte drammatica), sia in quelli della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni artistici; sia ancora in quelli più orientati al design e all’innovazione (moda, arredamento, design, grafica, multimedialità, etc.), richiede un modello didattico che garantisca una reale esperienza del fare.
In tal senso le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, che tendono per loro natura a unificare il sapere con il saper fare, si configurano come le tipologie formative più idonee per la formazione in questi ambiti. E proprio per comunicare le esperienze più qualificate di produzione artistica e di elaborazione teorico – critica si è scelto di proporre un prodotto editoriale che illustri e faccia conoscere il meglio di questo sistema. Il nome HiArt, evocativo e di facile memorizzazione, ben identifica le aspettative del settore di essere contestualizzato quale ambito di alta formazione, quale livello qualitativo superiore, offrendo inoltre la possibilità di un’apertura anche ad un pubblico internazionale.
L’articolazione monografica scelta per la rivista, che tratta quale primo argomento L’innovazione tecnologica ed i nuovi linguaggi, oltre a cercare di evitare una eccessiva autorefenzialità propria di questo sistema, ha l’obiettivo di presentare il settore artistico italiano quale luogo culturalmente vivace e aggiornato favorendo sinergie e contaminazioni artistiche, consapevoli del fatto che l’evoluzione e lo sviluppo culturale siano sempre più legati alla crescita dell’interdisciplinarietà ed alla costruzione di reti e di spazi dove promuovere la ricerca artistica accanto al recupero della ricca tradizione, valorizzando così una identità italiana nell’arte e nei settori produttivi ad elevato contenuto estetico.