Nell'estate del 1966 viene trovato un manoscritto trovato nella Biblioteca del Seminario di Mantova su una vicenda drammatica, che sconvolse il paese bresciano di Palazzolo alla fine del'700: la Guerra dei Banchi. Narrata da uno dei suoi protagonisti, don Vincenzo Rosa, racconta della ribellione popolare verso un odioso privilegio, quello dei banchi privati in chiesa. E dello scontro finale tra il giovane prete illuminista e il conte Duranti, suo padrino e insieme suo persecutore, emblema di una aristocrazia dominante ma sull'orlo della disfatta. Questo libro è la trasposizione teatrale di quel conflitto, e mescola teatro dialettale, narrazione storica e azione drammatica per far rivivere i caratteri e le aspirazioni di una piccola comunità negli ultimi anni di un secolo segnato da mille contraddizioni, fino al suo esito finale, la Rivoluzione Francese.