Il nuovo libro dell’autore de “L’Infinito Privato” e del bestseller Amazon Kindle (sez. fotografia) “Il fotografo non si annoia mai”. Un saggio in forma di romanzo, o un romanzo che è anche un saggio sulla fotografia, ovvero come un fotografo in crisi e per di più imprigionato da un gruppo terrorista in una cella oscura in qualche remoto angolo dell’Asia, abbia conosciuto (o riscoperto) grandi autori e fotografi del passato, apprendendo così come tornare ad apprezzare e amare la propria arte, dopo un viaggio dentro sé stesso, nei propri ricordi, e fuori dalle convenzioni.
Si tratta infatti di un racconto in cui però si parla di filosofia di ripresa, e di scelte tecniche, nel campo della fotografia.
Giorgio Valsecchi è un fotografo. Un fotografo di paesaggi, per l’esattezza. La sua vita, però, non va esattamente come lui vorrebbe. Sta affrontando il secondo divorzio e il suo lavoro langue, per non dire che è del tutto fermo. E allora, in preda a un istinto di fuga, decide di fare qualcosa di eclatante, di dare una svolta netta alla sua vita: si offre come volontario per una onlus pacifista che gestisce progetti di assistenza in un non ben identificato paese dell’Asia centrale. Benché più vecchio di tutti i suoi “colleghi”, riesce a passare la selezione e a partire. Ma una volta giunto nel paese di destinazione, ecco l’imprevisto: viene rapito da un gruppo terrorista e portato in una cella buia e desolata, dove dovrà presumibilmente restare a lungo. Cosa può fare un fotografo, di paesaggi per giunta, quando si trova in una situazione del genere? Cosa può fare per non impazzire? Ecco allora che iniziano a palesarsi delle “presenze”. Fantasmi? Allucinazioni? Ad ogni modo sembrano maledettamente reali, e sono in buona parte grandi fotografi, che in qualche modo gli raccontano la propria esperienza professionale, e gli offrono i propri preziosi consigli. Chi non vorrebbe poter parlare con i propri idoli, anche se morti e sepolti da tempo? Così la prigionia diventa per Giorgio l’occasione per rivedere la propria vita, ricordare le esperienze passate e imparare cose nuove. Tutto quello che, da uomo libero, non aveva mai avuto davvero il tempo di fare.
Tra saggistica e narrativa, il volume cerca di affrontare alcuni aspetti dell’attività fotografica in modo più coinvolgente e piacevole del classico saggio, pescando nel repertorio della grande fotografia internazionale.