I legionari? Una brutta razza. Fatta di ladri, assassini, stupratori e millantatori, molti millantatori. Millantano un passato che non esiste, per darsi un ruolo, un ruolo che non esiste. Perché cambia giorno dopo giorno, sotto il sole d’Africa. Sono uomini, con tutti i difetti degli uomini e nessun pregio, nemmeno quello dell’amicizia. In questo libro ci sono storie di individui che vogliono sopravvivere. Soprattutto ai loro difetti. Individui che corrompono e si lasciano corrompere, uccidono e si lasciano uccidere. Tradiscono e si lasciano tradire. Nessuno è da medaglia. Condividono poco. Qualche puttana, una borraccia di vino, storie inventate nelle notti di luna piena. Poi sono soli. Ed è la solitudine, non la paura di morire in una terra che non è la loro, che li spinge uno nelle braccia dell’altro o nelle braccia di donne che barattano affetto con un pugno di riso.