“Con questo libro ho preso in considerazione i diversi aspetti di una guerra che sta definendo la nostra storia contemporanea, e le cui conseguenze per la nostra sicurezza e per il nostro modo di vivere saranno incisive e durature”: così Lilli Gruber introduce il suo reportage sulla guerra in Iraq, una testimonianza d’eccezione su un conflitto che ancora oggi continua ad avere drammatiche conseguenze sulla situazione politica mondiale. In un itinerario che contrappone alla retorica della “guerra giusta” la realtà dei fatti osservati sul campo, l’autrice ripercorre le tappe di un’illusoria marcia trionfale trasformatasi in un calvario senza uscita: l’ingresso in Iraq dell’esercito statunitense nella primavera del 2003; i bombardamenti e la rabbia della popolazione colpita; l’inizio della “resistenza” irachena e la lunga serie di attentati a soldati e civili; la crescita inarrestabile delle violenze interne e il definitivo crollo delle speranze di una rapida stabilizzazione. Una ricostruzione indelebile del primo grande conflitto del terzo millennio, un’opera preziosa per risalire all’origine delle tensioni e dei conflitti in cui è imprigionato il Medio Oriente e, con esso, il mondo intero.