Possono piacere o non piacere ma un fatto è certo: i partiti sono familiari per gli uomini e le donne del XXI secolo che abbiano vissuto in regimi sia autoritari che democratici. Nati anche per rappresentare le domande dal basso e favorire l'apertura dei sistemi politici, oggi appaiono confinati nelle stanze del potere. Ma sono ancora capaci di ascoltare e rispondere alle domande sociali? Sono disponibili a dar conto di ciò che hanno fatto o non fatto? E, in generale, è possibile o auspicabile una democrazia senza partiti?Francesco Raniolo ricostruisce il ruolo, la struttura, le strategie e i cambiamenti delle organizzazioni politiche che hanno caratterizzato gli Stati occidentali negli ultimi due-tre secoli.