Le storie infinite del gioco del calcio – secondo molti metafora della vita – non sono fatte solo di cifre, risultati, classifiche. Quei numeri nascondono vite vissute come romanzi, a volte vere favole moderne, ineffabili segni del destino, ma anche assoluta normalità.
L’avventura di un giovane calciatore può cominciare in un cortile di campagna, nel campo sterrato di un oratorio e poi finire in uno stadio faraonico di fronte a centomila spettatori. Ma può andare anche al contrario, come “il treno dei desideri”, partire da un sogno, da illusioni giovanili e approdare in lontane periferie, in una squadra di travet, davanti a una tribunetta di pochi affezionati.
Siamo andati a cercare i due estremi di queste storie: i campioni che hanno avuto la maglia della squadra come una seconda pelle e altri giocatori, magari campioni anche loro, che sono stati veri giramondo cambiando casacca di volta in volta.