“La amo, e le amo, entrambe. Sono arrivato a capire che lei è quel che loro sono. Una donna accetta un uomo, aspettandosi che lui cambi. Un uomo prende una donna, aspettandosi che lei non cambi mai. Saranno entrambi delusi. Ma proprio questa delusione è l’origine primaria di tutti i nuovi uomini e di tutte le nuove donne. ”Nessuno all’interno del castello era mai riuscito a superare i gravi problemi grammaticali associati a Ida. Qualche volta lei era “lei”, qualche volta loro erano “loro”. C’erano problemi ulteriori con la forma singolare, la forma plurale, i possessivi femminili plurali, il femminile singolare e le declinazioni dei pronomi plurali, e così via.Persino quando arrivai a conoscere particolarmente bene Ida, Clemenza e Vittoria, così tanto che usavo diminutivi affettuosi per riferirmi a lei, e le forme familiari anziché quelle formali, mi bloccavo sulle più semplici frasi: “Vieni ad abbracciarmi”, o “Datemi un bacio”.