Lo hanno definito antipatico, noioso, freddo e presuntuoso. Ma, in pista, lui era semplicemente il migliore. Michael Schumacher ha ridato la vittoria e l'orgoglio al popolo rosso della Ferrari, ha infranto tutti i record e si è conquistato un posto nella hall of fame degli sportivi di ogni tempo. Sette titoli iridati, novantuno Gran Premi conquistati, una lunga lista di campioni – ma meno campioni di lui – lasciati alle spalle, destinati a osservare soltanto l'alettone della sua monoposto. Un addio da vincente, che per le persone normali sarebbe stato l'ultimo atto di una carriera da cannibale. Non per lui. È stato unico anche nella scelta di tornare sulle piste, a far correre i cavalli della Mercedes, anziché accontentarsi di sentirne il rumore da fuori. Ci vuole coraggio anche per cambiare idea, esponendosi a critiche e sberleffi, soprattutto quando sai di non gareggiare più per la vittoria. A Schumi il coraggio non è mai mancato. E forse aveva ragione lui, se è vero che dopo aver rischiato la vita ogni maledetta domenica, a fermarlo è stato un banale incidente sugli sci. Questo libro racconta il grande campione e l'uomo inafferrabile. Mentre il Cannibale lotta per la vita, ne celebra battaglie, imprese e vittorie. Racconta un mito che durerà per sempre.