Uno spaccato dell’Italia di Berlusconi; della politica senza passato e dall’incerto futuro. E da filo conduttore all’ultimo ventennio di storia politica dell’Italia, le tante - forse troppe - coincidenze che hanno scandito un’altra significativa storia: quella di Nicola Cosentino, il potente coordinatore del Pdl della Campania, ed ex sottosegretario all’Economia con delega alla Programmazione Economica, sul cui passato grava la pesante ombra del clan dei Casalesi e sul cui presente pende una richiesta di custodia cautelare in carcere per il reato di concorso esterno in associazione camorristica. A raccontare l’incredibile e “fortunata” storia di un oscuro consigliere comunale di Casal di Principe, che a meno di cinquant’anni si ritrova a ricoprire il duplice incarico di uomo di Governo e di segretario politico del primo e più importante partito della Campania, sono nove autorevoli giornalisti che da anni seguono le vicende politiche e giudiziarie della regione. Sono loro ad aver dato forma e significato alla storia del Casalese: 256 pagine che disegnano scenari inquietanti, dove le ideologie sfumano nei meno nobili interessi di tanti grandi e piccoli business, molti dei quali contigui a quelli delle mafie. Interessi che se da un lato hanno trasformato la Campania nella regione dalle mille emergenze, dall’altro hanno creato veri e propri imperi economici, che hanno condizionato (e potrebbero continuarlo a fare) i destini politici locali. E, probabilmente, quelli della stessa nazione.