Il nostro paese possiede un ricco patrimonio di beni artistici-musicali che riguarda strumenti antichi non sufficientemente tutelati: le indagini diagnostiche sono un efficace mezzo utile a interventi di restauro che potrebbero portare non solo al recupero di strumenti musicali – alcune vere e proprie opere d'arte – ma anche al recupero di mondi sonori affascinanti che hanno da sempre reso grande la tradizione musicale della nostra Italia. Il mio percorso di musicista, la mia pratica sul clavicembalo, mi ha portato con curiosità e interesse ad un approccio storico, organologico e scientifico volto ad uno studio totale che ha interessato lo studio e l'analisi delle decorazioni pittoriche sul clavicembalo italiano costruito da Ugo Annibale Traeri nel 1729 conservato presso il Museo Davia Bargellini a Bologna. In questo mio lavoro ho affrontato direttamente sul campo il problema della difficile conservazione degli strumenti musicali nei nostri musei. In particolare, sul clavicembalo Traeri che versa in condizioni conservative molto critiche sia dal punto di vista organologico che artistico, si è ritenuto opportuno, in collaborazione con il centro di ricerca ENEA di Bologna, suggerire una metodologia d'indagine preliminare alla progettazione di un intervento di restauro vero e proprio che è stata completata dall'utilizzo dello strumento informatico per una realizzazione di un progetto di restauro virtuale con particolare riferimento appunto alle decorazioni pittoriche. I risultati ottenuti dalle indagini diagnostiche effettuate sul clavicembalo, in particolare, dalla microscopia elettronica a scansione (SEM) accoppiata alla microanalisi, hanno contribuito alla realizzazione del presente lavoro.