Dai suk del Marocco al mercato galleggiante di Damnoen Saduak al pozzetto di una barca questo libro ripercorre un’avventura e un percorso, che si snoda tortuoso attraverso racconti e pseudo commedie. Come un pellegrino sulla Via di Santiago il viaggiatore dorme dove capita, mangia quello che trova, non teme disagi, malattie, lucertole nel sacco a pelo. Raccoglie emozioni, e conserva gelosamente nella memoria anche gli amori più fugaci quali ricordi preziosi. Come l’acqua, neutro e accogliente, richiude immediatamente i varchi formatisi. Si siede nei caffè ad osservare il passeggio un tè alla menta sul tavolino, mettendo in pratica il più popolare dei proverbi delle sabbie: “L’uomo che ha fretta è già morto.” Perché chi si affretta non può gustare la vita, che gli scorre accanto come una vena d’acqua di cui non è a conoscenza; lacuna non da poco nel deserto che avanza.