Il 5 novembre 1990 il rabbino Meir Kahane, fondatore della Lega di difesa ebraica, viene assassinato con un colpo d’arma da fuoco durante un incontro pubblico al Marriott Hotel di New York. Il 26 febbraio 1993 un furgone giallo esplode nel parcheggio sotterraneo del World Trade Center, uccidendo sei persone e ferendone oltre mille. Dietro i due attentati, tra i primi compiuti dalla cellula terroristica che prenderà il nome di al-Qaida, c’è la mano dello stesso uomo, El Sayyid Nosair, un ingegnere egiziano con una moglie americana e tre figli.
Zak, uno di loro, racconta oggi, da una prospettiva unica, il prima e il dopo di quegli atti scellerati. La conversione all’Islam della madre, il matrimonio dei genitori, la serenità di un’infanzia normale, e poi la moschea, la rabbia crescente del padre, il fondamentalismo, l’addestramento alla jihad, fino allo sparo che cambierà per sempre la vita della sua famiglia. Solo dopo anni di frustrazione e sofferenza, povertà e isolamento, Zak riuscirà a fare i conti con il fantasma del padre e ad abbracciare la causa della nonviolenza. Questa è la sua storia. «La storia di un ragazzo addestrato a odiare, e di un uomo che ha scelto una strada diversa.»