Stefano Morin è un ingegnere navale che dopo una vita trascorsa all'estero dove ha progettato e costruito le più grandi navi nei cantieri più importanti del mondo, a seguito di un malore che ha rischiato di costargli la vita, fa ritorno nella sua Trieste. Qui si ritrova improvisamente avvolto da un'inattività non voluta e mal sopportata. Nemmeno i contatti con gli amici di una lontana infanzia servono a distrarlo. Ma una sera, ad una cena, incontra una donna che si rivelerà essere l'amica dlella sorella del suo miglior amico da lui conosciuta ai tempi del liceo. Il parlare con lei e il suo aprirsi nel raccontare della sua vita, del suo matrimonio e della figlia lasciata in giovane età a seguito della separazione dalla moglie, risvegliano in lui una serie di ricordi che il lettore rivivrà con Stefano in un susseguirsi di flashback. Poi, l'incontro improvviso con una bambina malata di tumore e con pochi mesi di vita, farà scattare in Stefano, dietro le pressioni della piccola, il desiderio di trovare la madre di lei e al contempo emerge nel suo animo il ricordo di quella figlia quasi dimenticata con la quale, ora, vorrebbe un riavvicinamento. E' un viaggio nei sentimenti che mette a dura prova l'animo di Stefano. Ma, aiutato dall'amica Tonia e dalla dottoressa che ha in cura la piccola Cecilia, sorge nel suo animo che credeva ormai inaridito la certezza che non tutto è perduto. Quindi Stefano partirà alla ventura. alla ricerca della madre della piccola e alla ricerca di quella figlia che credeva dimenticata ma che all'improvviso sente così presente nel suo cuore.