Il giardino di casa, opera prima dello scrittore Pino Campo, offre uno spaccato etnologico della realtà nebroidea. Pitrinu Nasca, giovane e valente pastore di Roccadoro, un paesino collocato su un’altura dei Nebrodi, si trova al centro di una serie di vicende che mettono a dura prova il suo fiero carattere. Alla fine la sua caparbietà avrà la meglio. Grazie all’aiuto, provvidenziale, di alcuni personaggi (il maresciallo Manna, il fido Cirino, l’amico Franco, l’amata Irene) riuscirà a sostenere il peso degli eventi, realizzando l’obiettivo principale della sua vita. La storia si dipana lentamente, lo stile piano, l’uso sapiente del flashback, la presenza misurata del dialetto rendono la lettura leggera ed al tempo stesso progressivamente carica di suspence, di insistente attesa per lo sciogliersi finale dell’intreccio. Sullo sfondo la Sicilia, la tranquilla realtà dei Nebrodi, l’inestricabile groviglio di luoghi, oggetti, situazioni, linguaggi e modi di dire che ne costituiscono il tessuto profondo.
Gaetano Barbagallo