"Il Giornalino di Gian Burrasca" è il romanzo per ragazzi più divertente e più avvincente di tutta la letteratura italiana. Come nel "Pinocchio", il protagonista, Giannino Stoppani, rappresenta l'indipendenza e l'originalità di giudizio e di pensiero, ma in un modo più radicale ed originale.
Gian Burrasca interpreta ed affronta il mondo a suo modo, evitando costantemente di seguire le indicazioni, sia morali che pratiche, che gli somministrano gli adulti. Stravolge costantemente sia la visione dei fatti che accadono, sia le aspettative degli adulti, dandoci una visione originale del mondo visto da un ragazzino di 9 anni che diventa presto il sinonimo del ragazzo indisciplinato e che combina scherzi e guai inimmaginabili.
Sicuramente nel "Il Giornalino di Gian Burrasca" non vi sono morali ottimistiche o implicazioni etiche sulla convenienza di essere buoni e comportarsi bene, come nel "Pinocchio" od ancora di più in "Cuore". Giannino Stoppani è completamente a suo agio, anzi felice, ad essere cattivo, anzi perfido, salvo il fatto che il lettore si ritrova a parteggiare per lui e non per le disgraziate vittime dei suoi scherzi.
Il libro è illustrato con i disegni dalla prima edizione originale.