Nei secoli XI e XII la musica compie una notevole evoluzione, sia nella teoria che nella prassi, accostandosi sempre più a quella concezione di arte, più che di scienza, che caratterizza l’idea di musica ereditata dalla modernità occidentale, grazie alle significative trasformazioni che intervengono sia a livello culturale, sia nell’ambito della stessa pratica del canto. A dare l’avvio decisivo a questa trasformazione è anzitutto l’opera teorica e pedagogica di Guido d’Arezzo, cui si deve, tra le altre cose, la diffusione della notazione su rigo, del sistema di lettura delle note, e di generi musicali nuovi.
La musica entra così in questo momento in relazione con le arti del trivio, si individuano analogie fra sistema linguistico verbale e le strutture melodiche musicali, sempre più riconosciute come un vero e proprio linguaggio creato dall’uomo ai fini del diletto e dell’elevazione morale.
Questo ebook intende addentrarsi nelle implicazioni culturali, religiose e sociali della musica, nel suo rapporto con la cultura femminile e con il culto; indagare la centralità di trovatori e trovieri, e descrivere la compenetrazione fra tradizione e innovazione, resa palpabile dall’arte della tropatura che elabora negli spazi istituzionali le tradizioni della nuova canzone ritmica, la drammatizzazione in ambito religioso e la polifonia: tutti fenomeni che entrano nella storia musicale europea proprio in questi secoli per restarvi fino ai nostri giorni.