Marco Polo, mercante ed esploratore veneziano, compose Il Milione nel 1298, dettandolo mentre era prigioniero a Genova.
Lo scritto si rivelò subito un successo (seppure fu inizialmente ritenuto fantasioso, e alle preziose informazioni contenute al suo interno non fu dato credito), tenuto conto che ancora non esisteva la stampa.
Quest'opera ebbe una grande importanza per la conoscenza del lontano Oriente e contribuì a segnare l'inizio di una nuova epoca: quella in cui l'uomo europeo, liberatosi ormai delle paure dell'alto Medioevo, si affacciava al mondo esterno con sguardo curioso e indagatore, come un conquistatore sicuro di sé e dei propri mezzi. Più avanti inspirò anche Cristoforo Colombo alle sue scoperte.
La versione originale del libro venne scritta in lingua d'oïl (un dialetto da cui nacque poi la lingua francese) mista al veneziano e a italianismi vari da Rustichello da Pisa che trascrisse le avventure di Marco Polo quando questi si trovava prigioniero a Palazzo San Giorgio di Genova. Il titolo originale era "Devisement du monde" ('Descrizione del mondo'), o, più esattamente: "Le livre de Marco Polo citoyen de Venise, dit Million, où l'on conte les merveilles du monde" ('Il libro di Marco Polo cittadino di Venezia, detto il Milione, dove si raccontano le meraviglie del mondo'). Il libro fu scritto anche in latino e fu poi tradotto in diverse altre lingue parlate in Europa.
"Il Milione" (known as "Books of the Marvels of the World") is a 13th-century travelogue by Rustichello da Pisa and Marco Polo, describing the travels of the latter through Asia, Persia, China, and Indonesia between 1271 and 1291.
It was a very famous and popular book, even in the 14th century. The text claims that Marco Polo became an important figure at the court of the Mongol leader Kublai Khan.
The book was written in Old French by a romance author of the time, Rustichello da Pisa, who was reportedly working from accounts which he had heard from Marco Polo when they were imprisoned in Genoa having been captured while on a ship.