Un trattato geografico e documentario e una mirabile opera della letteratura fantastica. Come scrive Sergio Solmi nella sua introduzione «si può dire che per secoli la piú vera immagine dell'Oriente, al di là dei sogni e delle leggende, al di là delle fantasie convenzionali dei poeti e dei novellatori, sia rimasta, nella concezione degli europei, essenzialmente affidata al Milione ». La fortuna di quest'opera è testimoniata dalle molteplici redazioni dell'originale e da oltre centotrenta codici che ci hanno tramandato il testo in molte lingue. La versione che qui presentiamo è quella toscana detta dell'«ottimo», perché desunta dal piú autorevole manoscritto italiano tra le antiche traduzioni toscane; e per la prima volta in Italia questa versione viene accompagnata da una traduzione in italiano moderno.