Che cosa è successo a Vittoria? Perché è sola in un luogo sperduto d'Africa e ad aiutarla è un ragazzo di nome Sef, "con tutti i suoi pensieri strani, con tutti i suoi comportamenti ancora più strani"? Una stanza d'albergo di fortuna e un piccolo bagaglio a mano il cui contenuto è completamente 'sbagliato': un rotolo di carta igienica, una torcia elettrica e un libro di preghiere di Padre Pio. Vittoria non ricorda come sia approdata lì e perché; se solo si prova ad afferrare il ricordo, questo sfugge inesorabilmente. Ci sono corse in taxi nella notte, medicine senza bugiardini, una veste troppo larga con troppi colori. Un lungo racconto che prende immediatamente, come un thriller, ma straniante, misterioso, inquietante.