Nel corso del Quattrocento la musica compie un’importante trasformazione. Non più appannaggio di ecclesiastici e monaci, il linguaggio musicale scritto viene coltivato diffusamente nelle corti e nei circoli intellettuali cittadini. La figura del musicus, che nel Medioevo si identificava anzitutto col monaco maestro di canto e trattatista è adesso prevalentemente un laico o un ecclesiastico al servizio di nobili o ingaggiato quale maestro cantore nelle cappelle private o nelle chiese cattedrali.
La distanza fra la scienza speculativo-teorica della musica e la pratica compositiva ed esecutiva tende ad attenuarsi, favorendo il consolidarsi dell’idea “moderna” di musica come arte dei suoni. Si distinguono in questo quadro i musicisti dei Paesi Bassi, formati nelle importanti scuole cattedrali di Cambrai e di centri fiamminghi, ingaggiati nelle corti, soprattutto italiane. In questo ebook si profila un ricco itinerario in quello che è stato definito “età della chanson”, per il dominio di questo genere poetico-musicale in tutte le corti d’Europa, destinato poi ad esaurirsi con il dilagare di nuove forme nazionali, come la frottola nelle corti italiane. Un ebook che ripercorre la storia della musica Quattrocentesca che tanto ha affascinato nobildonne del calibro di Lucrezia Borgia e Isabella d’Este e che ha trovato in Lorenzo de’ Medici uno dei suoi principali promotori, non solo per le occasioni private, ma anche per le ricorrenze cittadine, perfino profane.