Il Regno di Nessuno e la bella Alessandra, storia di un popolo dove i bambini non potevano ridere è un romanzo distopico, scritto con il registro classico delle favole per bambini, che tratta il tema della tirannia e del totalitarismo del terzo millennio.
E’ un omaggio ad Orwell, a Bradbury, a Saramago e a tutti gli artisti che hanno denunciato la violenza delle ideologie totalitarie del Novecento, ciò nondimeno è pure un omaggio alla letteratura e alla forza della parola.
La storia è ambientata nel Regno di Tutti, una sorta di Governo Mondiale autoritario, in un tempo indefinibile datato tra il medioevo e l’epoca dei viaggi interstellari, dove la cultura materialista ed atea vieta di credere alle cose invi-sibili che una leggenda invece pone all’interno della Terra di Nessuno, un regno considerato inesistente.
Nel Regno di Tutti i cittadini sono impegnati giorno e notte a produrre per il bene comune - una categoria di Eldorado al rovescio - e devono rispettare uno stile di vita improntato alla ferrea serietà e senza nessuna distrazione: non si può leggere, scrivere, ridere, cantare, ballare e neppure sognare.