Estratto dalla monografia "Il subappalto di lavori pubblici", di C. Sadile, edizione 2014, collana Teoria e Pratica Maior. Il procedimento autorizzatorio del subappalto costituisce una sorta di replica, di appendice del procedimento di evidenza pubblica dal quale si differenzia esclusivamente per l'assenza della par condicio, visto che nel suo ambito è del tutto assente la competizione con altri operatori economici. Risulta perciò determinante il ruolo dell'amministrazione committente nella doppia veste di titolare della funzione pubblica e di garante della legalità formale e sostanziale dei procedimenti. In questa prospettiva, si comprende meglio la necessità di integrare i singoli procedimenti autorizzatori con i paralleli procedimenti dei controlli, i quali, attraverso l'accertamento della veridicità delle autocertificazioni rese dai subappaltatori, sono finalizzati ad evitare che il caso possa determinare la loro permanenza sul mercato concorrenziale, pur in assenza dei requisiti di legge. Sul piano amministrativo, la complessità procedimentale che scaturisce dalla compenetrazione dei procedimenti di autorizzazione da una parte e dei controlli delle autocertificazioni dall'altra può determinare in concreto varie difficoltà operative, soprattutto nella gestione dei tempi e degli imprevedibili esiti istruttori. Si vuole pertanto fornire agli operatori gli strumenti necessari per affrontare i problemi teorico-pratici che si possono tradurre in ostacoli al rilascio della prescritta autorizzazione.