L'opera - Imbarazzi (1896)Con i quattro racconti qui raccolti entriamo nel cuore del romanzo novecentesco. Ne "La figura nel tappeto" e "La prossima volta" James anticipa temi e procedimenti metaletterari del secolo successivo lasciandosi definitivamente alle spalle il romanticismo: il primo racconta la storia dell’impossibile ricerca del significato di un’opera d’arte e del suo rapporto con la vita, il secondo il travagliato rapporto tra intenzione e creazione, dove con inaspettato modernissimo rovesciamento è la realtà della seconda a vincere implacabilmente, sino alla rovina dell’artista.E la finzione pare farsi beffe del reale in tutte queste rarefatte, enigmatiche e stilisticamente complesse short story, a volte con spietata lievità ("Gli occhiali", dove ad essere in scena è il rapporto tra realtà e il desiderio di proteggersi da essa), altre utilizzando in modo inedito il “genere” (in questo caso, quello che James stesso definiva ghostly: "Così apparve", dove il fantasma che si frappone nella relazione sentimentale diviene “fantasma” in senso freudiano, e l’immaginario travolge la fragile realtà delle convenzioni e dei rapporti interpersonali).Ovunque, in questi racconti, gli “imbarazzi” e le fragilità umane vengono portati allo scoperto con forza e tecnica nuove: il mondo là fuori diventa misero e provvisorio, dominato dall’immensità del pensiero.