«[…] Nella volta trapuntata di stelle, grida il Suo nome, chiedi di Lui, desideralo con lo sguardo, il corpo, la mente. Fa’ della ricerca di Dio una tua esigenza, perché altrimenti non conquisterai la vera gioia. Fai fiorire la tua voce nella preghiera, ritirati nel silenzio, osserva la bellezza che brilla e ti circonda. Lì, nella pace inesauribile che scoverai come una gemma rara, inciso come a fuoco sul metallo, troverai scritto il Suo nome.»
I cinque racconti del libro “In cerca di Dio” costituiscono una raccolta densa di significato, in cui la ricerca «di un Amore più grande» acquista, di volta in volta, l’aspetto del protagonista, e si fa esigenza, preghiera. Marco Papasidero, attraverso una scrittura semplice ma al tempo stesso elegante e incisiva, propone in punta di piedi al lettore spunti e riflessioni, che si esprimono in un genere letterario variegato, talvolta più vicino al racconto, talaltra più affine alla favola o alla parabola.
L’immagine di fondo che emerge dal libro è quella di un cammino che l’uomo deve iniziare a compiere verso Dio, cammino che non si esprime nell’apparenza della pratica, ma nella sincerità del cuore. Anche se differenti per ambientazione e trama, tutti e cinque i racconti suggeriscono la stessa ricetta, che consiste nella (ri)scoperta di Dio, e nel conseguente abbandono tra le sue braccia.
“In cerca di Dio” è l’occasione per cominciare o ricominciare a prenderci cura della nostra dimensione spirituale, quel lato speciale dell’uomo che fa di lui un mistero senza fine.
Da queste pagine affiora il ritratto di un Dio vicino, comprensivo e innamorato degli uomini, ma che al tempo stesso si rattrista per non averli spesso accanto a Sé. Un Dio che ci cerca e aspetta soltanto che anche noi cominciamo a fare altrettanto.