Un Ebook dedicato al complesso conventuale domenicano che grazie a una campagna fotografica eseguita appositamente da Massimo Listri ne svela gli ambienti, diversamente inaccessibili. Nell'VIII secolo esisteva un oratorio dedicato alla Vergine con il toponimo di minervum che nel 1275 entrò a far parte di un complesso conventuale domenicano noto come Insula Sapientiae. Sviluppatosi progressivamente nel corso del XIV secolo, il convento divenne, nel corso dell'età moderna, la sede delle alte gerarchie dell'ordine (maestro generale, procuratore). Dal punto di vista architettonico esso si venne articolando su due chiostri: il chiostro Guidetti, adiacente alla chiesa ed il chiostro della Cisterna, costruito alla fine del Quattrocento utilizzando colonne romane di spoglio. alla fine del Cinquecento il convento fu ampliato ed abbellito. Intorno al chiostro della Cisterna furono creati, attraverso un processo di sopraelevazione, l'appartamento del maestro generale, una grande sala destinata a biblioteca ed una serie di appartamenti di rappresentanza, attualmente noti come "sale Galileo" ed appartenenti alla biblioteca della Camera dei deputati. All'inizio del settecento nell'area del convento fu collocata la Biblioteca Casanatense, di cui i domenicani ebbero la gestione, ma non la proprietà, e che ebbe come primo nucleo il lascito della collezione appartenente al cardinale Girolamo Casanate (1620-1700), formata da circa 25.000 volumi. Utilizzato come caserma durante l'occupazione napoleonica di Roma (1808-1814), il convento fu definitivamente espropriato dallo stato italiano dopo il 1870 e destinato a sede del ministero delle Poste e del ministero della Pubblica istruzione. Oggi l'area è occupata dalla biblioteca della Camera dei deputati, dalla biblioteca del senato e da una comunità di frati domenicani, che hanno riottenuto una parte degli ambienti cenobitici.