Inventare la pace muove dalla constatazione che noi, di solito, “guardiamo il mondo senza osservarlo”, lasciandoci scorrere davanti agli occhi, magari con indifferenza o per mancanza di tempo, tutto ciò che di male ci accade intorno, quotidianamente: guerre, ingiustizie, sofferenze, violenza. Quali sono allora le conseguenze etiche di questo guardare senza vedere? E, soprattutto, che fine ha fatto la nozione di pace in tale contesto di non-attenzione, non-conoscenza?
Un grande regista contemporaneo, Wim Wenders, e la filosofa Mary Zournazi dialogano su una delle questioni cruciali del nostro tempo, affermando la necessità non più differibile di reinventare un linguaggio visivo e morale finalizzato alla pace
e alle strategie per costruirla insieme. Ecco la vera sfida intellettuale del Terzo Millennio, raccolta, nei modi della confessione più intima e avvincente, da un poeta della visione e Maestro del cinema contemporaneo.