«Sarebbe illegale che vi dicessi “alzatevi e ballate”, perché è proibito farlo.
Quindi non pensate che vi stia suggerendo niente del genere, però non capisco che cazzo ci fate lì seduti…Questo è rock’n’roll!»
Un’interprete che ha cambiato la storia della musica, un’anima rock e soul allo stesso tempo, una donna dall’energia incontenibile: tutto questo è stata Janis Joplin, rockstar fragile ma con il grande dono di saper cantare l’amore, la vita, l’oblio. E di questo parla Janis Joplin. Sepolta viva nel blues, a partire dall’infanzia nel Texas conservatore e bigotto fino all’ascesa dopo il Festival di Monterey e ai giorni più ribelli, fatti di droga e alcol, per le strade di San Francisco, alla sua fine prematura e infelice, il 4 ottobre 1970.
A settant’anni dalla sua nascita, un libro per ricordarla ancora una volta.
«Sul palco faccio l’amore con venticinquemila persone,
e poi me ne torno a casa da sola».
«Janis non si mise da un giorno all’altro a fare la cantante folk, per poi venir scoperta subito dai media. Ci lavorava sopra da tanto, studiava molto e si esercitava. Le interessavano tutti i generi musicali, era una di quelle che provavano tutta la notte per eseguire nel modo giusto una frase musicale o un passaggio da un accordo all’altro».
Fredda Slote
Clara Baldi è nata a Roma nel 1982. Laureata al Dams e appassionata di musica, ha collaborato a varie antologie e scritto per riviste. Attualmente lavora come redattrice free-lance per alcune case editrici romane. Janis Joplin. Sepolta viva nel blues è il suo primo libro.