Bono l'ha definito "il più grande genio del rock"; perché Jimi Hendrix non è stato soltanto il più importante, influente e fantasioso "guitar hero" della storia.
Hendrix è stato un artista sensazionale, un talento creativo sublime, un performer inimitabile. Ma pur essendo un'autentica icona del suo tempo, sorta di quintessenza della controcultura hippie, di lui rimane e rimarrà per sempre la sua musica fantastica, imprevedibile e sperimentale.
Superbamente cosmica, probabilmente aliena e ancora oggi fresca, moderna, innovativa.
Questo volume analizza in modo puntuale e appassionato i dieci momenti essenziali della sua carriera, dalla complicata fanciullezza alla dura gavetta, dalle prime soddisfazioni newyorkesi ai successi londinesi, dalla performance "infuocata" al Festival di Monterey ai fasti di Woodstock, dalle "esperienze" soniche con la sua Experience alle esplorazioni artistiche con la Band Of Gypsys sino agli ultimi concerti prima della prematura morte nel settembre del 1970. Infine è presa in esame la cospicua produzione postuma, dai live restaurati agli inediti emersi dagli archivi di famiglia.
Indiscutibile pietra miliare del rock o, più in generale, autentico pilastro della musica del '900, Jimi Hendrix è stato compositore raffinato, esecutore sopraffino e interprete originale: artista della medesima caratura di Igor Stravinsky, Miles Davis, Bob Dylan. O, per certi versi, ancora più eccezionale quando si pensa che la sua carriera, e cioè quella del più grande chitarrista della storia, si è consumata in soli quattro anni, bruciando velocemente proprio come alcune delle sue leggendarie Stratocaster sacrificate sui più prestigiosi palchi internazionali. Superata l'emozione per la prematura scomparsa, messa da parte la spettacolarità delle esibizioni live, accantonata la prodigiosa abilità tecnica e strumentale, di Hendrix rimarrà (e per sempre, come lui stesso aveva tragicamente profetizzato dicendo "when I'll die just play my records") la sua musica. Una musica fantastica, imprevedibile, sperimentale. Superbamente cosmica, probabilmente "aliena" ma ancora oggi fresca, dinamica, moderna e innovativa. Ma rimarrà anche la sua figura, umanamente fragile, gentile e timida ma pubblicamente eccentrica e affascinante, inimitabile icona del "hippismo" e della controcultura degli anni '60.