Quando Giovanni Battista Martini partì alla volta dell’America nel 1865, mettendo tra sé e la sua vita precedente un oceano intero, mai avrebbe potuto immaginare quale sorprendente sorte ci fosse in serbo per lui. Secondo quanto risulta dagli archivi comunali, era nato ad Apricale il 16 marzo 1841, da Giacomo e Giovanna Barberis, e nel 1860 aveva preso in moglie Caterina Rossi Craveta, che nel luglio dell’anno successivo gli aveva dato un figlio, Leonida. Le cose tra i due, però, non dovevano andare molto bene, dal momento che nei registri della popolazione residente, compilati dal 1865 in avanti, i coniugi Martini risultano separati: la moglie e il bambino sono registrati presso i nonni materni, mentre, riguardo a Giovanni, un’annotazione lo segnala come trasferito in America.
Da allora Giovanni Martini di Apricale scomparve lasciando il posto a John Martin, un nome il cui destino si sarebbe compiuto il 25 giugno 1876, entrando nella storia come “il trombettiere del generale Custer”, l’unico superstite della battaglia di Little Big Horn, durante la quale il Settimo Cavalleria fu sterminato dagli indiani Sioux e Cheyenne guidati da Toro Seduto e Cavallo Pazzo.
Personaggio celeberrimo, al limite della leggenda, ammantato di quell’aura di mistero che rende la vicenda ancor più avvincente ed intrigante: le notizie storiche sul suo conto, infatti, sono scarse e contraddittorie.